I fiumi di Palermo - Palermo da vedere

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I fiumi di Palermo
tratto da Wikipedia

Il Kemonia o Fiume del Maltempo, è un torrente che attraversa Palermo sotto il suolo dell'attuale Corso Pisani. Il nome "Fiume del Maltempo" gli venne dato per sottolineare il carattere torrentizio che ne ampliava il corso durante i periodi di pioggia. L'importanza storica del torrente è grandissima, infatti la prima città venne costruita dai fenici tra due fiumi, il Kemonia, appunto, che era il fiume d'Oriente ed il Papireto che era il fiume d'Occidente. In questo modo i due torrenti venivano utilizzati come porti, questo diede a Palermo il nome greco di Panormos cioè Tutto Porto. Attualmente il fiume è stato deviato, sempre in sotterranea, verso il fiume Oreto.

Il fiume Oreto (chiamato in epoca araba Wādī al-ʿAbbās) è un fiume siciliano con un bacino che scorre nella Valle dell'Oreto e che si estende nei territori dei comuni di Altofonte, Monreale e Palermo. Lungo circa 20 chilometri, ha la sorgente a sud di Palermo, nella cosiddetta Conca d'Oro, lungo la dorsale del Monte Matassaro Renna, da qui scorre verso la periferia sud del capoluogo siciliano per andare a sfociare nel Mar Tirreno. La foce è visibile dal ponte del lungomare Sant'Erasmo. Corso d'acqua a carattere torrentizio, anche nei mesi più caldi conserva un deflusso sufficiente per la presenza di molte sorgive lungo il proprio corso e per la ricchezza della falda che lo alimenta. L'Oreto riceve acqua da tre affluenti principali, il Torrente dei Greci, il Vallone Piano di Maglio e il Vallone della Monaca. Tra le sorgenti principali, Api, Alloro a Vigna d'Api, Villa Renda, Santa Maria e Fontana del Lupo.

Il Papireto o Torrente Danisinni è un fiume a carattere torrentizio che scorreva a Palermo. Insieme al fiume Kemonia delimitava la prima Palermo punica, era il fiume d'Occidente. A causa dell'utilizzo come fogna a cielo aperto le acque del fiume erano molto inquinate e di conseguenza rendevano l'aria poco salubre, per questo motivo in periodo borbonico presso le sue rive vi si costruiva esclusivamente edilizia povera. Attualmente scorre ancora sotto alcune strade cittadine ed è denominato canale Papireto; a differenza del Kemonia, il cui corso è stato deviato verso il fiume Oreto, il Papireto arriva autonomo fino al mare.

Il Canale Passo di Rigano è, dopo il fiume Oreto, il principale corso d'acqua che scorre a Palermo. Si tratta di un canale a carattere torrentizio che raccoglie acqua da parecchi piccoli affluenti che scendono dalla zona orientale della città di Palermo, tra questi torrenti troviamo il Luparello, il Borsellino, il Celona e il Mortillaro. Il canale scorre in una zona abbastanza centrale della Conca d'Oro ed è attualmente completamente canalizzato terminando il suo percorso nella zona dell'Arenella-Vergine Maria.

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