Villa Zito - Palermo da vedere

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Visita Villa Zito

Nella storica dimora sono fruibili al pubblico le opere più rappresentative della collezione pittorica della Fondazione Sicilia, oltre agli esemplari di maggiore rilievo della raccolta di opere grafiche.  Si tratta di pregevoli dipinti, realizzati dai primi del Seicento fino al Novecento, alcuni dei quali creati dai grandi maestri della storia dell’arte italiana. L’esposizione delle opere grafiche verte, invece, sul tema della cartografia. Le collezioni dei dipinti e delle opere grafiche sono frutto del recupero dei beni artistici dell’antico Banco di Sicilia, distribuiti nelle filiali italiane ed estere dell’istituto creditizio. A questi ne sono stati aggiunti altri, provenienti dal patrimonio della ex Cassa di Risparmio Vittorio Emanuele per le Province Siciliane.  Si tratta, dunque, di un “forziere” di opere d’arte raccolto nel tempo dalle maggiori banche dell’Isola e irrobustito da successive donazioni private. Oggi questo forziere è reso fruibile in maniera organica e funzionale, attraverso l’impegno della Fondazione Sicilia, già Fondazione Banco di Sicilia. I lavori di restauro dell’intero complesso, coordinati dall’ingegnere Gaspare Francesco Ciaccio, direttore dei lavori, hanno avuto una durata effettiva di circa 18 mesi e sono costati cinque milioni di euro.  

Tratto da http://fondazionesicilia.it/it/patrimonio/villa-zito_a107
La sede del museo era Villa Zito, oggi sede della pinacoteca della Fondazione Sicilia. A partire dal 1958 il Banco di Sicilia manifestò interesse verso l'archeologia siciliana e ristrutturò l'edificio per esporvi materiali concessi in deposito dall'allora competente Ministero della Pubblica Istruzione e provenienti nella quasi totalità da necropoli siciliane; alcuni pezzi furono restaurati a spese del Banco e fu aperta al pubblico l'esposizione. La collezione si espanse in seguito, grazie a vari acquisti fatti dal Banco. Molto interessanti le pubblicazioni archeologiche fatte dal Banco nel corso degli anni. In seguito al restauro di palazzo Branciforte di Scordia, ex Monte dei Pegni S. Rosalia, le collezioni archeologica, numismatica e filatelica sono state esposte in quel luogo, mentre Villa Zito è stata destinata esclusivamente a sede della collezione pittorica (2015).

Tratto da Wikipedia
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